Wilma Chasseur - Speriamo che basti la mia parola ...


Tre tentativi prima di liquidarlo come pagano e pubblicano. Chi questo? Tuo fratello secondo quanto dice il Vangelo di questa domenica. “Se tuo fratello (ma credo si possa intendere in senso lato) commetterà una colpa contro di te” cosa devi fare? Prima parlane con lui solo, primo tentativo, se andrà a buon fine, basta così. 

* Prendi con te due persone; ma quali? 
Non basta la tua parola? Fai un secondo tentativo: prendi con te una, al massimo due persone. Ma quali? Quelle che sanno amare di più, che sapranno vedere in lui un fratello da amare, non un colpevole da accusare e che sapranno versare olio sulle sue ferite (e sulle tue). Quindi potrebbe andare molto bene, la buona zia o il nonno, qualcuno insomma con molta saggezza e molto amore per il malcapitato. 

Cercare di rabbonirlo con due o tre persone significa voler risolvere la questione coinvolgendo meno gente possibile. Se non funziona neppure questo fai un terzo tentativo: parlane con la comunità. E che Dio te la mandi buona perché senza il Suo intervento, cioè senza l’intervento della più santa comunità che è la santa Trinità, non credo che basti qualche altra comunità… Esercitare la correzione fraterna esige un grande autocontrollo oltre che tanta carità. Non deve infatti essere uno sfogo, o un risarcimento danni ma un voler ristabilire la concordia e la pace. Non deve prevalere il fastidio dovuto all’offesa ricevuta, ma il bene comune da ripristinare. 

* Dove due o tre… 
E dopo questo arduo compito viene la bellissima promessa che dove due si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa al Padre, egli la concederà. Qualunque cosa. Mi raccomando: mettiamoci subito tutti tacitamente d’accordo per chiedere quella cosa urgentissima di cui abbiamo bisogno, e la riceveremo. “Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro.” 

Voi che mi leggete siete virtualmente riuniti con me e siamo sicuramente più di due o tre, quindi abbiamo la certezza che il Signore c’è. Più di così… 

E quindi com’è ovvio anche a nome vostro concludo con una bellissima preghiera di sant’Anselmo d’Aosta: 

Guardaci, o Signore, ascoltaci, illuminaci e mostrati a noi!... 

Abbi pietà delle nostre fatiche e dei nostri sforzi per tendere a Te poiché senza di Te nulla possiamo. Tu ci inviti a Te: aiutaci. 

Ti prego ardentemente, o Signore, non lasciarmi cadere nello scoraggiamento ma fa' che viva di speranza; 

fa' che il mio cuore, amareggiato nella sua desolazione, sia addolcito con le tue consolazioni; 

fa' che avendoti cercato affamato non rimanga digiuno di Te: mi sono avvicinato a te famelico, non permettere che mi allontani senza essere saziato; 

povero mi sono accostato al ricco, miserabile al misericordioso; 

non permettere che me ne torni vuoto e scontento. 

Insegnami a cercarTi, mostraTi a chi Ti cerca, perché non posso né cercarTi, se Tu non me lo insegni né trovarTi se Tu non Ti manifesti. 

Fa', o Signore, che possa cercarTi desiderandoTi, possa desiderarTi cercandoTi, possa trovarti amandoTi e ti possa amare trovandoTi.