La mia parola uscita dalla mia bocca non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata (Is 55,11)
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Mt 13,1-23
Beati invece i vostri occhi
perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. Voi dunque ascoltate la parabola
del seminatore.
E disse: «Ecco, il seminatore uscì a
seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero
gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno
sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il
terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e,
non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi
crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e
diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha
orecchi, ascolti».
1 - La Parola non la comprende, non la
accoglie
2 - La parola viene accolta subito con
gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante,
3 - La parola viene accolta, ma
soffocata ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della
ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto.
4 - La parola viene ascoltata e
accolta, Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la
Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il
sessanta, il trenta per uno
Prima lettura
Is 55,10-11
la mia parola uscita dalla mia
bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver
operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui
l’ho mandata
Seconda lettura
Rm 8,18-23
Fratelli, ritengo che le sofferenze del
tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che
sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione,
infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata
sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà
di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la
stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione
per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la
creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non
solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito,
gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli,
la redenzione del nostro corpo.
Le sofferenze del tempo presente non
siano paragonabili alla gloria futura. La creazione sarà liberata dalla
schiavitù della corruzione
Siamo stati rigenerati non da un seme
corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna
LETTURA BREVE 1 Pt 1, 22-23
Dopo aver santificato le vostre
anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come
fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri,
essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma
immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna.